Vela e golf: due sport distanti eppure affini

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La prima si pratica in acqua, il secondo sulla terra. La prima necessita di un’imbarcazione apposita, il secondo di una pallina e un’attrezzatura specifica. Eppure i due sport hanno più affinità di quelle che si potrebbe immaginare

Come da tradizione, a Porto Cervo si avvistano imbarcazioni di rara bellezza, panfili unici al mondo come lo yacht a vela chiamato simbolicamente “A”, lungo 143 metri, di proprietà di un noto magnate russo. Gossip a parte, per gli sportivi neofiti attratti dalla vacanza, vela e golf, proviamo a svelare alcune caratteristiche che accomunano questi nobili sport da praticare all’aria aperta.

Nel golf e nella vela per vincere bisogna avere una tattica adeguata e in entrambi i casi bisogna conoscere la forza del vento. In entrambi gli sport va considerato il fatto che il vento non è mai statico, ma può cambiare direzione anche solo di pochi gradi, determinando l’andamento della gara.

Nel golf si studia la direzione del vento prima di ogni colpo in modo da scegliere il bastone giusto e calcolare la direzione. Nella vela la tattica consiste nella capacità dei concorrenti di interpretare contemporaneamente le condizioni ambientali, il proprio posizionamento sul campo di regata in relazione agli altri concorrenti, nonché l’applicabilità delle diverse regole alle condizioni specifiche in cui si trovano, e valutare l’interazione reciproca fra tutti questi fattori per decidere il comportamento più opportuno da tenere al fine di ottenere il miglior risultato possibile nella competizione. Questo vale anche nel gioco del golf. Bisogna utilizzare l’intelligenza, oltre all’abilità tecnica, la forza muscolare, la tenuta mentale e un sano ottimismo.

Nella vela la tecnica si riferisce al mezzo usato per competere, ovvero l’imbarcazione e i suoi componenti essenziali quali lo scafo, l’albero e le vele, mentre nel golf prevale la scelta del colpo da effettuare col bastone giusto e col driver per andare sempre più lontano.

Lo sport della vela può essere praticato già a partire dall’età di 6-7 anni grazie a piccole imbarcazioni chiamate Optimist e progettate apposta per i più piccoli, i quali dopo avere appreso i primi rudimenti della navigazione a vela si possono cimentare in competizioni anche di alto livello, fino al Campionato Mondiale di classe. Lo stesso nel golf, ai più piccoli vengono calibrati i bastoni per colpire e l’età consigliata per iniziare è la stessa.

Nella vela si svolgono soprattutto regate, competizioni fra barche a vela in cui generalmente vince l’imbarcazione che riesce a percorrere il percorso di regata in minor tempo. Nel golf la competizione avviene in gare come la stroke play, dove vengono contati i colpi eseguiti in ogni buca, tenendo conto dell’handicap del giocatore. Una gara match play è invece una gara in cui vengono contate il numero di buche vinte dal giocatore. Ci sono poi gare a squadre come la Foursome, la Greensome, la Louisiana, la Four ball.

Nelle competizioni veliche è consentito sfruttare soltanto le capacità marinare dell’imbarcazione e la forza propulsiva del vento per navigare e la forza dell’acqua sullo scafo. Questo significa che qualsiasi altro sistema di propulsione è vietato, incluso l’effettuare certi movimenti del corpo che potrebbero aumentare la velocità dell’imbarcazione. Nel golf è obbligatorio seguire il regolamento dettato dal Royal and Ancient Golf Course of St. Andrews in Scozia, oltre alle regole in loco.
La pratica è comunque la scelta migliore.

Maria Grazia Azzaroni